- Il legno è un bellissimo materiale su cui
dipingere, perchè è liscio e uniforme ed ha un colore molto caldo,
però è per così dire "vivo" , nel senso che è sensibile alla
variazione dell'umidità dell'aria e nel corso di
una stessa giornata la sua superficie è sottoposta a delle tensioni.
Quando si dipinge sul legno si deve quindi tenere
presente che il colore ad olio, ed analogamente il colore a tempera,
quando è secco è come il vetro e non sopporta le tensioni.
Un caso a parte sono i colori acrilici, perchè esistono sul mercato soltanto da un ventennio e quindi non si può sapere con certezza come si comportano a lungo termine, comunque per il momento sembrano soppportare molto bene le tensioni del legno.
Per ovviare a questo inconveniente è importante preparare la superficie da dipingere con qualcosa che funzioni da cuscinetto tra il legno e il colore, assorbendo le "tensioni" della tavolozza. Un buon fondo è lo stucco da carrozzieri: si tratta di uno stucco bicomponente che si spatola sulla tavolozza con uno spessore di circa 2/3 millimetri. E' importante che usiate stucco *sintetico*, non ad acqua, anche se c'è scritto "per legno e muri", perchè la sua mollezza lo farebbe cedere e causerebbe nel tempo cadute di colore.
Quando è asciutto bisogna levigare la superficie con carta vetrata.
Quindi si danno varie mani di tinta a vernice (bianca o del colore scelto), carteggiando leggermente ogni volta per togliere eventuali asperità del colore. In fine si carteggia con carta abrasiva di grana media e fine (ad es. 600 e 800) e bagnando la carta. A lavoro ultimato pulite la superficie con un panno umido o carta scottex bagnata.
Può sembrare un peccato coprire la superficie del legno prima di dipingere, perchè spesso le nervature suggeriscono una traccia di disegno, ad esempio le linee d'orizzonte di un paesaggio...
Ma tutto questo lavoro assicura una buona durata del dipinto.
In certi casi si può dipingere direttamente sul legno. Meglio usare legni di tonalità media o scura: noce, mogano, rovere. Talvolta potete recuperare vecchie tavole dagli ebanisti e dai restauratori. E allora la scelta di NON preparare la superficie è una scelta estetica ben precisa.
Dovete però essere consapevoli che il dipinto così realizzato è più delicato, e potrebbe non durare molto nel tempo. I tarli e l'umidità sono il peggiori nemici, e possono rovinare notevolmente il vostro lavoro, magari non durante la vostra vita, ma in seguito.
La qualità di un dipinto, così come di qualunque oggetto artigianale, è data non soltanto dalla sua "bellezza intrinseca", ma anche dalla scelta dei materiali e procedimenti per eseguirla, che sono poi i fattori che determinano la sua durata nel tempo.
martedì 24 marzo 2015
PITTURA SU LEGNO
TAVOLOZZE
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