giovedì 26 marzo 2015

PER COMINCIARE

La quantità di pitture disponibili oggi per dipingere su ogni tipo di supporto è davvero notevole; vi sono gessetti, penne, matite e pastelli, pitture acriliche, colori per vetro, ceramiche e stoffe e numerosi altri materiali. Eppure, nonostante la grande varietà a disposizione, la pittura ad olio è sempre la più diffusa sia tra gli artisti “di professione”, sia tra i neofiti ed gli amatori. Vediamo insieme come si può realizzare un dipinto con i colori ad olio

 Per cominciare.
Chi vuole cominciare a dipingere con i colori ad olio, deve dotarsi di un kit essenziale di base, cui aggiungere via via altri colori e pennelli man mano che si comprende quali siano le proprie esigenze e le proprie specializzazioni (per esempio, chi predilige i fiori come soggetto dei suoi lavori, avrà certamente bisogno di una gamma di colori più ampia di chi ha scelto le vedute marine). In commercio esistono colori per professionisti e per principianti; questi ultimi sono meno costosi, poiché contengono meno pigmento puro, mentre i colori per professionisti si classificano in serie, da 1 a 7, con varianti di prezzo.
Una tavolozza per principianti deve essere composta dai seguenti colori: il bianco, l'ocra gialla, il giallo di cadmio, il rosso di cadmio, il cremisi di alizarina, il violetto di cobalto, il blu oltremare, il blu di Prussia e il verde smeraldo; è pur vero che la composizione della tavolozza dipende dal soggetto che si vuole dipingere, per cui da questo esempio di base si può partire facendo qualche minima variazione. Con una tavolozza così composta si può ricavare una mescolanza di colori adeguata per gran parte delle necessità; altre aggiunte convenienti sono il rosa robbia, il giallo limone, il blu ceruleo e di Anversa, il verde vescica e di cromo, il terra di Siena bruciata, il terra d'ombra bruciata e il grigio di Payne.
Il colore ad olio può essere usato così come esce dal tubetto, oppure può essere diluito con un solvente, che conferisce alla pennellata una buona “dilatazione”, rendendo il dipinto pulito; i solventi sono a base di olio di lino che, asciugandosi, crea una superficie lucida e resistente alle screpolature; poiché l'olio di lino si asciuga molto lentamente, sono disponibili in commercio dei solventi che si essiccano più rapidamente, come l'olio di semi di papavero essiccativo o lo standolio, che, inoltre, maschera i colpi di pennello. Il diluente più usato è senza dubbio la trementina, il cui difetto è l'odore molto penetrante e la difficoltà di conservazione senza deteriorarsi.


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